Corretto utilizzo della radiofrequenza nei glutei - Isa in Confidenza
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Corretto utilizzo della radiofrequenza nei glutei

02/09/2018

 

Adesso andiamo a vedere la zona dietro, gluteo e gamba. Anche qua, come vedete, ho già fatto piegare la gamba alla cliente, questo è il mio segreto che tante di voi utilizzeranno senza dubbio, che è quello di farmi aiutare, così in questo modo mi stendo il tessuto. Il ginocchio viene piegato verso l’esterno, lavorerò la parte di lato e la zona dello stacco del gluteo e lavorerò l’interno anche, quindi iniziamo e anche qua partiamo dalla zona di cedimento che è la famosa culotte de cheval e cercheremo di lavorarla proprio nel punto dove tende a scollarsi. Ovviamente la radiofrequenza la faccio solo dopo aver preparato il tessuto di base. Iniziamo, anche qua a otto, ovviamente, però con una piccola diversità, nel senso che sto molto nella zona dello stacco, cioè mi concentro meno nella parte sotto che è questa, ma sto di più in questa centrale che è il punto che mi interessa lavorare. Quindi in questo caso spingo anche un po’ con il mio busto e lavoro la radiofrequenza non dico a 100 ma anche a 95, dipende dalle macchine che avete, in questo caso io so che posso farlo. Quindi laterale esterno per un tot di minuti che  mi imposto da programma, da programma dopo averlo studiato il caso eh, non si fa a caso. Io in genere quando faccio la radiofrequenza faccio 40 minuti o tutti dietro o tutti davanti perché se io faccio 50-40 minuti tutto il corpo significherebbe depotenziare troppo la mia seduta perché vuol dire che faccio 5 minuti da un lato, 5 minuti dall’altro e 5 minuti e niente è uguale niente per me. Quindi o io faccio 45 minuti tutti sul dietro o io non ritengo serva poi a molto, altrimenti, quindi io faccio così, con queste tempistiche qua, che so che non sono le tempistiche di molte estetiste che utilizzano ma per la mia esperienza lavorativa ho visto che così funziona, altrimenti è acqua fresca.

Dopo aver fatto questo faccio mettere la gamba della cliente dritta e lavoro l’interno coscia, anche qua vado a raccogliere e a portare su, il concetto è sempre lo stesso, soprattutto in questa zona qua che è quella del ginocchio, quindi lavoro anche qua sempre ad otto, come vedete cerco di…mi sposto ma allo stesso tempo sto sulla zona per il tempo che mi sono programmata. L’interno coscia è un lavoro da interno coscia, quindi raccolgo, raccolgo, faccio otto, raccolgo, raccolgo, faccio otto. Ok, volevo farvi vedere come sto sullo stacco del gluteo: io tendo a lavorare grandi otto in questo punto qua perché è il punto che va lavorato di più, soprattutto nella zona interna che è quella del cedimento. Otto, otto, otto, ampi cerchi intorno, riparto, cerchi, anche qua a seconda della temperatura perché io posso anche lavorare così se la cliente me lo permette. In questo caso non voglio dar fastidio però se io vedessi che lei ha una necessità importante io la alzo e vado più veloce o vado più lenta abbassando. Posso anche lavorare…cioè io devo trovare la mia posizione ottimale ma deve avere sempre un senso logico, devo capire cosa sto facendo, che manipolo ho in mano, che tessuto c’è, dov’è l’esigenza, e devo lavorare in questo senso, non fare le cose perché l’azienda ha detto così, perché il protocollo quando ho fatto il corso l’hanno fatto così. Quando avete fatto il corso c’era una modella, adesso avete una cliente e quindi la donna non è mai una uguale all’altra e secondo chi avete voi cambiate, non perché il corso ha detto così. D’accordo? Spero di si. Questo è il lavoro, appunto, della gamba, perfetto.

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