Onda acustica: come funziona? - Isa in Confidenza
Trattamenti e Macchinari

Onda acustica: come funziona?

08/08/2019

Ciao ragazze! Dopo aver visto all’opera l’onda acustica (o onda d’urto che dir si voglia) nelle stories Instagram di NarcISA e Isa in Confidenza, mi avete chiesto a gran voce un approfondimento dedicato. Non ho perso tempo ed eccomi qui, per dirvi tutto quello che c’è da sapere riguardo alle funzionalità di questa particolare strumentazione.

Onda acustica (o onda d’urto)

Profilo tecnico

Il manipolo dell’onda d’urto ha una forma che visivamente ricorda molto una pistola; alla sua estremità troviamo il puntale, che può essere cambiato a seconda della profondità a cui intendiamo lavorare, e quindi anche in base al volume di adipe che presenta la zona da trattare. In particolar modo, più il puntuale è piccolo, più riusciremo ad agire in profondità; al contrario, con un puntale di maggiori dimensioni, faremo un trattamento più superficiale.

Puntali

Consiglio sempre, al termine del servizio, di pulire accuratamente il manipolo ed il puntale che è stato a diretto contatto con la cute della cliente. Io lo faccio con delle salviette igienizzanti monouso di Golmar, partner nel progetto NarcISA (se volete avere informazioni su macchinari, strumenti o cosmeceutici che ho selezionato per il mio centro, potete farlo seguendo questo link).

Manipolo

Funzionamento

Il suo lavoro si basa su una pressione oscillatoria che permette di risvegliare il microcircolo ed al contempo svuotare l’adipocita (cellula di adipe, grasso), ma è importante ricordarsi che va utilizza esclusivamente su aree che presentano adiposità rilevanti, e non dove invece troviamo delle piccole pliche.

Naturalmente, come per qualsiasi apparecchiatura, sono determinanti molti aspetti: la manualità, il monitoraggio, ed il protocollo dovranno essere ben definiti, altrimenti anche se nel vostro istituto possedete la migliore onda d’urto del mercato, i risultati saranno comunque deludenti. A proposito di questo argomento, e trovate qui un articolo dedicato che vi consiglio di leggere.

Come si utilizza

Durante l’utilizzo, la vostra mano dovrà sempre accompagnare la plica, ma per comprendere meglio questa parte vi invito a guardare il video ad inizio articolo (dal minuto 04:05 in poi mi vedete all’opera).

Ricordate sempre di lavorare accuratamente tutta la zona che avete pianificato, e se l’area è particolarmente estesa, aiutatevi dividendo a più settori il trattamento. Se la cliente è infastidita dal rumore un po’ forte tipico dell’apparecchiatura, potete darle dei tappi per le orecchie. 

Prima di salutarvi, vi segnalo che a metà ottobre abbiamo programmato una seconda data del Training 1, il primo livello dei Master Wellting, dove ci occupiamo di riconoscere gli inestetismi estetici più comuni, la loro anatomia e le procedure corrette per lavorarli e garantire risultati importanti. Per avere più informazioni a riguardo, cliccate qui!

Un bacio,

Isa.

 

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