Estetica: pigrizia mentale - Isa in Confidenza
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Estetica: pigrizia mentale

06/22/2018

Ciao ragazze, oggi per un attimo mettiamo da parte macchinari, cosmetici e inestetismi perchè parliamo di pigrizia mentale. Ci tengo tantissimo a chiacchierare con voi su questo tema in quanto trovo che sia un fattore molto limitante, portavoce di parecchie situazioni negative all’interno del centro estetico. Vi voglio portare a riflettere sui vostri comportamenti in istituto e mettervi nella condizione di fare un auto analisi per capire se anche voi siete il tipo di estetista che descriverò nei prossimi passaggi.

Come prima cosa, mi sento di dirvi che la pigrizia mentale ha molte maschere e non la troviamo solo in persone apatiche e con poca voglia di lavorare, ma spesso si nasconde anche in soggetti che hanno molto successo nella vita, con un carattere forte e dominante.

Porsi dei limiti e non volerli superare

Le tipiche frasi che mi fanno accendere un campanello d’allarme, sono ad esempio “non so cosa dirti, io sono fatta così e e non c’è modo di cambiarmi”, oppure “non è il periodo giusto, le mie clienti non accetterebbero mai questo tipo di cosa”. Ed è proprio da ragionamenti del genere che si da il via ad un blocco mentale inconsapevole, che impedisce di  mettersi in discussione e valutare nuove strade.

Per fare un esempio molto pratico, possiamo immaginare la nostra mente come una casa, dove le convinzioni rappresentano degli elettrodomestici vecchi, magari rovinati e ingombranti, ma a cui però siamo in un certo senso “affezionati”. Sostituirli ci costa fatica ed è un passo difficile da fare, motivo per cui a volte preferiamo tenerci l’apparecchio poco funzionante anzichè chiamare un tecnico per disinstallarlo e smaltirlo, cercane uno nuovo e più efficiente, e reinstallarlo.

La stessa cosa accade con i nostri comportamenti e la pigrizia mentale: è più facile continuare a seguire il percorso di sempre, magari sbagliato e poco produttivo, invece che accettare il rischio e sperimentare nuove soluzioni. 

La cosa di cui sono più sicura, è che quando ci auto-convinciamo del fatto che non possiamo superare un limite o cambiare strada, si tratta solo di scuse. Un centro estetico (ma qualsiasi azienda in generale) che vuole progredire e restare al passo con i tempi, non si può permettere di avere una titolare non disposta a mettersi in discussione, paurosa di affacciarsi verso nuove opportunità o nuove mentalità di lavoro. 

Riconoscere comportamenti di questo tipo su se stessi è difficile, ma provate ad analizzare i vostri ragionamenti e tentate di fare un auto-critica pensando se e perchè vi ponete dei limiti, e cercate una risposta.

Un bacio,

Isa.

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